Nesso causale tra attività lavorativa e malattia professionale: quando può ritenersi provato?

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Nesso Causale tra Attività Lavorativa e Malattia Professionale


Introduzione

Il Tribunale di Trapani, con sentenza del 27 febbraio 2024, ha chiarito, sulla scorta di consolidati principi giurisprudenziali, quando il nesso causale tra l'esposizione ad amianto e il decesso intervenuto per tumore polmonare può ritenersi provato.

Principio Giuridico

Secondo il consolidato orientamento della giurisprudenza di legittimità, in materia di infortuni sul lavoro e malattie professionali trova applicazione la regola dell' art. 41 c.p..

Il rapporto causale tra l'evento e il danno è governato dal principio di equivalenza delle condizioni, che riconosce efficienza causale ad ogni antecedente che abbia contribuito, anche in maniera indiretta e remota, alla produzione dell'evento.

Giurisprudenza Rilevante

Le sentenze della Corte di Cassazione hanno stabilito che il nesso causale tra esposizione ad amianto e tumore polmonare può ritenersi provato quando, in base alle risultanze scientifiche e alle evidenze note al momento dei fatti, si possa desumere che l'esposizione all'agente patogeno abbia avuto un ruolo nell'insorgenza della malattia.

«In tema di risarcimento del danno, il nesso causale tra l'esposizione ad amianto e il decesso intervenuto per tumore polmonare può ritenersi provato quando, sulla scorta delle risultanze scientifiche e secondo il criterio del "più probabile che non", l'esposizione abbia avuto un effetto patogenico sull'insorgenza della malattia.»

Caso Specifico

Nel caso concreto, M. P. è stato esposto al rischio professionale per circa 40 anni, fino al 2006 senza adeguate misure di precauzione. Una consulenza medico-legale ha verificato il nesso di causalità fra l'ambiente di lavoro e la patologia che ne ha cagionato il decesso.

I fattori di rischio considerati includono:

  • Fumi di scarico dei motori
  • Fibre di amianto
  • Benzene
  • Oli minerali

Conclusioni

Alla luce delle evidenze scientifiche e della valutazione medico-legale, è altamente probabile che l'esposizione a cancerogeni polmonari in ambito lavorativo abbia agito come concausa nello sviluppo della neoplasia polmonare, confermando così l'origine professionale della patologia che ha portato al decesso.

Fonte: IUS - Responsabilità Civile RIDARE: leggi l'articolo completo

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Credits: Finalmente Semplice