✅ RISARCIMENTO DANNO MEDICO: ICTUS CEREBRALE ISCHEMICO
L'uomo si era recato al Pronto Soccorso lamentando sintomi che avrebbero potuto indicare un ictus cerebrale. Tuttavia, la diagnosi tempestiva non è stata effettuata, comportando gravi conseguenze per la sua salute. L'ictus ischemico del circolo posteriore, infatti, è una condizione particolarmente complessa da diagnosticare, richiedendo un'attenzione clinica particolare e strumenti diagnostici avanzati per essere individuato con certezza.
La complessità del caso è stata ulteriormente accentuata dall'incertezza nella diagnosi immediata. Il consulente tecnico nominato dal tribunale ha impiegato oltre un anno per completare la sua perizia in sede di Accertamento Tecnico Preventivo (ATP).
Il ritardo nella diagnosi ha portato a una valutazione dettagliata della perdita di chance del paziente, un concetto giuridico che quantifica la diminuzione delle possibilità di recupero o di evitare peggioramenti della salute a causa della diagnosi tardiva.
✅ IL RISARCIMENTO
Nonostante la voce limitativa del danno legata alla perdita di chance, il risarcimento ottenuto attraverso una transazione è stato considerevole. Il risultato di 200.000 euro è stato accolto come un grande successo dal nostro studio legale che ha seguito il caso. Questo risultato non solo rappresenta un riconoscimento delle sofferenze subite dal paziente, ma anche un monito sull'importanza della tempestività e della precisione nelle diagnosi mediche.
Questo caso mette in luce vari aspetti critici del sistema sanitario e legale.
Da un lato, evidenzia le sfide e le responsabilità che i professionisti medici devono affrontare nella diagnosi e nel trattamento di condizioni complesse come l'ictus ischemico del circolo posteriore.
Dall'altro, sottolinea l'importanza di un sistema legale che possa offrire giustizia e risarcimento adeguato ai pazienti vittime di errori medici.
Il caso di San Donà di Piave apre una riflessione più ampia sulla necessità di migliorare le procedure diagnostiche e formative nei pronto soccorso. La formazione continua del personale medico, l'aggiornamento delle linee guida diagnostiche e l'implementazione di tecnologie avanzate sono elementi fondamentali per prevenire situazioni simili in futuro.
Il risarcimento del danno per malasanità di 200.000 euro per il 50enne di San Donà di Piave rappresenta non solo un atto di giustizia per il paziente, ma anche un promemoria dell'importanza della diagnosi tempestiva e accurata.