La tragica vicenda della morte di una donna di 36 anni di origine romena, avvenuta dopo un intervento di liposuzione, presenta importanti implicazioni legali e mediche.
La signora si è sottoposta a una liposuzione il 5 luglio 2017 presso un centro di chirurgia plastica ed estetica a Milano.
Subito dopo l'operazione, ha iniziato a manifestare gravi sintomi, tra cui febbre e convulsioni. Nonostante numerosi interventi chirurgici successivi a Bucarest e Brescia, è deceduta dopo nove mesi di sofferenze.
La Procura di Milano ha avviato un'indagine per omicidio colposo contro il chirurgo che ha eseguito l'intervento.
I Carabinieri del NAS hanno perquisito lo studio del medico per raccogliere prove e verificare se siano state rispettate tutte le prescrizioni igienico-sanitarie durante l'operazione.
Questo accertamento è fondamentale per determinare se ci siano state negligenze, imprudenze o imperizie professionali che possano configurare una responsabilità penale.
L'autopsia, che sarà eseguita nell'ambito dell'inchiesta coordinata dai PM assegnati al caso, sarà cruciale per stabilire la causa esatta della morte.
Sarà necessario determinare un nesso causale tra l'intervento di liposuzione e l'infezione devastante che ha colpito la paziente. Qualora venissero riscontrate violazioni delle norme igienico-sanitarie o altre negligenze mediche, il chirurgo potrebbe essere ritenuto penalmente e civilmente responsabile, con conseguenti sanzioni penali per omicidio colposo e risarcimento dei danni alla famiglia della vittima.
Questo commento deriva dall'articolo dell'archivio RAI NEWS ➡️ clicca qui